Aumentato rischio di tumore della pelle e di linfoma non-Hodgkin tra coloro che assumono glucocorticoidi
I pazienti trattati con i glucocorticoidi possono presentare un aumento del rischio di tumore della pelle.
I Ricercatori hanno consultato il North Jutland Prescription Database ed il Danish Cancer Registry, ed hanno confrontato i casi attesi e quelli osservati di cancro alla pelle e di linfoma non-Hodgkin tra 59.043 soggetti che hanno assunto glucocorticoidi ( farmaci che inducono immunosoppressione ), durante un periodo di 8 anni ( gennaio 1989 - dicembre 1996 ).
Il rischio di carcinoma a cellule squamose e di carcinoma a cellule basali della pelle è risultato aumentato, soprattutto tra le persone che hanno ricevuto 15 o più prescrizioni di glucocorticoidi.
Il rapporto standardizzato d’incidenza ( SIR ), cioè il rapporto tra casi osservati e casi attesi, è stato di 2,45 per i carcinomi a cellule squamose e di 1,52 per i carcinomi a cellule basali.
Un aumento del rischio è stato anche osservato per il linfoma non-Hodgkin tra i soggetti con 10-14 prescrizioni di glucocorticoidi ( SIR = 2,68 ).
Secondo gli Autori questi dati indicano che l’assunzione di glucocorticoidi può rappresentare un fattore di rischio per certi tumori della pelle e per i linfomi.( Xagena2004 )
Sorensen HF et al, J Natl Cancer Inst 2004; 96: 709 – 711
Onco2004
Indietro
Altri articoli
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Modelli di progressione dopo inibitori del checkpoint immunitario per il linfoma di Hodgkin: implicazioni per la radioterapia
Gli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ) hanno dimostrato tassi di risposta notevoli nel linfoma di Hodgkin ( HL...
Rischio di cancro al seno a lungo termine nelle sopravvissute a linfoma di Hodgkin trattate con Doxorubicina
Un ampio studio retrospettivo ha dimostrato che un comune farmaco chemioterapico utilizzato per trattare il linfoma di Hodgkin ( HL...
Brentuximab Vedotin più regime AVD per il trattamento di prima linea del linfoma di Hodgkin sfavorevole in stadio iniziale: studio BREACH
La prognosi dei pazienti con linfoma di Hodgkin sfavorevole allo stadio iniziale rimane insoddisfacente. Sono state valutate l'efficacia e la...
Brentuximab vedotin più Nivolumab dopo trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche per i pazienti adulti con linfoma di Hodgkin classico ad alto rischio
Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei...
Esposizione ottimale alla Fludarabina per esiti migliori dopo la terapia con Axicabtagene ciloleucel per il linfoma non-Hodgkin a cellule B aggressivo
La Fludarabina è uno degli agenti più comuni somministrati per la linfodeplezione prima della terapia CAR-T diretta a CD19, ma...
Brentuximab vedotin con Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina per il linfoma di Hodgkin correlato all'HIV in stadio II-IV
Brentuximab vedotin ( Adcetris ) in combinazione con Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina ( regime AVD ) è approvato nella terapia...
Immunoterapia a base di Nivolumab associato a Brentuximab vedotin, un anticorpo monoclonale anti-CD30, nei pazienti recidivanti con linfoma di Hodgkin classico già sottoposti a trapianto autologo
In alcuni pazienti il linfoma di Hodgkin può non-rispondere al trattamento iniziale o ripresentarsi dopo un’apparente risposta poco tempo dopo...
Pembrolizumab più Vorinostat induce risposte nei pazienti con linfoma di Hodgkin refrattario a precedente blocco di PD-1
Uno studio di fase 1 ha valutato l’aggiunta di Vorinostat ( Zolinza ) a Pembrolizumab ( Keytruda ) nei pazienti...
Ibrutinib più RICE o RVICI per linfoma non-Hodgkin maturo a cellule B recidivato / refrattario in bambini e giovani adulti: studio SPARKLE
I risultati della Parte 1 dello studio globale di fase 3 SPARKLE, in aperto, randomizzato, supportano la valutazione continua di...